Evento

Help for Life. Autocontrollo glicemico: l'accuratezza analitica per l'accuratezza clinica

Scarica Programma

Pre-iscriviti

Data:
Dal 13-09-2019 al 13-12-2019
Luogo:
10 Corsi ECM ,
Sponsor:
- - A. Menarini Diagnostics S.r.l
Target di riferimento:
Professione: MEDICO CHIRURGO - Discipline: MALATTIE METABOLICHE E DIABETOLOGIA
Elenco città:
  • TRICASE (LE) - Hotel Callistos - Data: 08/06
  • CEPRANO (FR) - Villa Ida - Data: 08/06
  • NUORO - Hote Sandalia - Data: 15/06
  • NOLA (NA) - Palazzo Giordano Bruno - Data: 15/06
  • CATANIA - Hotel Nettuno - Data: 22/06
  • LAMEZIA TERME (CZ) - TH Lamezia - Data: 22/06
  • CAGLIARI - Caesar hotel - Data: 14/09
  • BOLOGNA - Hotel Savoia Regency - Data: 21/09
  • PADOVA - Crown Plaza - Data: 28/09
  • PERUGIA - Hotel Giò - Data:12/10
Razionale:

L’ipoglicemia è una delle più frequenti complicanze del trattamento farmacologico del diabete mellito, ed è sempre iatrogena. Si manifesta con sintomi correlati all’attivazione adrenergica prima, e con sintomi correlati alla neuro-glucopenia dopo. Costituisce un evento di profondo disagio, malessere e di paura per il paziente, ma con conseguenze potenzialmente ancora più temibile gli episodi di ipoglicemia possono aver luogo senza sintomi. L’ipoglicemia, specialmente quella notturna, è uno dei principali limiti alla serenità delle persone con diabete di tipo 1 ed è ormai documentato essere più frequente di quanto creduto in precedenza anche in pazienti con diabete di tipo 2: la necessità di stare all’erta e percepire i prodromi dell’abbassamento eccessivo di glucosio nel sangue possono portare a un calo di autostima e alla sensazione di dipendere dal prossimo. Ma anche per il diabetologo la paura dell’ipoglicemia agisce come barriera alla intensificazione terapeutica, perché è associata ad un rischio più elevato di malattie cardiovascolari, deficit cognitivi, coma o morte. È quindi importante prevenire l’ipoglicemia tramite l’adeguata educazione del paziente ad osservare una dieta corretta, ad utilizzare le strategie terapeutiche orali ed iniettive con rischio più basso e a gestire in modo congruo l’attività fisica. Ma è altrettanto importante individuarla prontamente, soprattutto quando si manifesta in modo più subdolo in modo da innescare pronti comportamenti di difesa. L’auto-monitoraggio glicemico è uno strumento che utilizzato in modo congruo dal paziente può essere di grande aiuto nel prevenire, individuare e quindi gestire appropriatamente gli eventuali eventi specialmente nei pazienti a rischio più elevato per loro caratteristiche personali o per le caratteristiche della terapia impostata e nei pazienti che non ne percepiscono i sintomi. Questo evento tra pari si propone non solo di discutere di questi aspetti spesso negletti relativi all’ipoglicemia, ma anche di individuare le ipoglicemie nascoste nella pieghe della vita quotidiana dei pazienti a rischio più elevato migliorando la consapevolezza del paziente e dell’intero team diabetologico al riconoscimento e ricerca dell’ipoglicemia, verificando l’efficienza del sistema di monitoraggio durante l’attività ambulatoriale di tutti i giorni con un progetto di sorveglianza della durata di 3 mesi.