Nonostante i notevoli sforzi compiuti dalla società scientifica per quanto riguarda l’informazione e la formazione, il non adeguato controllo sintomatologico nel paziente con cardiopatia ischemica e la frequenza delle riacutizzazioni delle malattie respiratorie indicano chiaramente un’inadeguatezza delle cure riferite al controllo e follow up del paziente, aumentando anche i costi per i ricoveri ospedalieri. Nei pazienti cronici con patologie cardiovascolari e respiratorie si rende necessario pertanto l’appropriatezza di un corretto trattamento, ma soprattutto l’aderenza e la persistenza alla terapia prescritta. Per il raggiungimento di questi obbiettivi è fondamentale che il paziente sia coinvolto in un “patto terapeutico” con il medico, diventando protagonista attivo del percorso di cura. Spesso invece la visita si svolge in modo frettoloso: da una parte il racconto del paziente del proprio stato di salute è falsato (per abitudine, rassegnazione o inconsapevolezza); dall’altra l’ascolto del medico è superficiale e le domande poste sono troppo generiche. Oltre all’aspetto di gestione del paziente, emerge la necessità di conoscere i recenti cambiamenti di ordine legislativo in tema di responsabilità medica, appropriatezza, privacy e consenso informato onde evitare che l’ottemperamento dei nuovi obblighi, anche burocratici e procedurali, distolga eccessivo tempo ed energie alla missione centrale del medico, che deve rimanere la cura del paziente.