Le malattie respiratorie costituiscono un problema molto rilevante per la società in termini di disabilità e mortalità precoce, ma anche dal punto di vista dei costi che gravano direttamente sul servizio sanitario, della prescrizione di farmaci e dei costi indiretti causati dalla diminuita produttività. Il costo totale delle malattie respiratorie in Europa ammonta a più di 380 miliardi di Euro; in particolare, i costi annuali per l’assistenza sanitaria e per la produttività perduta a causa della BPCO e dell’asma sono stimati rispettivamente in 48.4 e 33.9 miliardi di Euro. (Fonte: www.erswhitebook.org) A fronte di tali cifre, è fondamentale per il Giovane Medico di Medicina generale saper coniugare la teoria appresa nella “real life” e affrontare le patologie croniche respiratorie da un triplice punto di vista: quello prettamente medico (correttezza della diagnosi e appropriatezza prescrittiva), quello medico-legale (responsabilità professionale) e quello procedurale/burocratico (certificazioni e referti). Per quanto riguarda il primo aspetto assume rilevanza centrale una diagnosi precoce attraverso la giusta interpretazione dei sintomi e degli esami diagnostici al fine di individuare le diverse tipologie di paziente (Asma, BPCO, entrambe) e la diversificazione del trattamento. A questo deve necessariamente seguire un attento e sistematico follow up.